Caboni Cristina - 2019 - La casa degli specchi by Caboni Cristina

Caboni Cristina - 2019 - La casa degli specchi by Caboni Cristina

autore:Caboni Cristina [Caboni Cristina]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788811812319
Google: wnyrDwAAQBAJ
Amazon: B07VWC9FM8
editore: Garzanti
pubblicato: 2019-09-17T22:00:00+00:00


13.

L’amore non potrà mai essere descritto alla maniera del cielo, o del mare o di un altro qualsiasi mistero. È l’occhio con il quale vediamo, è il trasgressore nel santo, è la luce all’interno del colore.»

The Million Dollar Hotel (Wim Wenders, 2000)

Milena non aveva chiuso occhio, e non per colpa dei suoi incubi.

Finì di bere il caffè. Era appena tiepido, le si era freddato nelle mani mentre guardava l’alba. La luce inondava il cielo di pallide sfumature che acquistavano vigore fino a risplendere sulla superficie del mare.

Cos’era accaduto davvero nella villa degli specchi? Qual era la verità? Se lo era chiesta più e più volte, una per ogni pagina dell’agenda. Non aveva fatto altro che leggere il taccuino in cui la nonna aveva annotato i suoi impegni, i suoi pensieri, cercando di dare un senso a quegli appunti, ai disegni, alle frasi. «Cosa ti è accaduto, nonna?»

Milena si sforzò di raccogliere le idee su quanto era riuscita a scoprire fino ad allora.

Michele conosceva l’uomo in fondo al pozzo. Aveva realizzato per lui l’orologio, dunque doveva trattarsi di un cliente.

Eva era stata minacciata da qualcuno: il ritaglio di giornale che aveva conservato con cura nella sua agenda era chiarissimo. Aveva abbandonato il marito e la figlia. Ma perché, visto che apparentemente amava entrambi? Era stata obbligata a farlo? Non aveva retto alla pressione del proprio ruolo? Lo aveva fatto per seguire la propria carriera?

Guardò nuovamente verso l’orizzonte, dove il giorno ormai stava iniziando. Quanta bellezza, pensò, respirando l’aria del mattino. Quel fine settimana avrebbe riportato a casa Michele.

Rosaria sarebbe arrivata da un momento all’altro per aiutarla a predisporre il ritorno del nonno; più tardi sarebbe passata l’infermiera, per controllare che tutto fosse in ordine.

Rientrò in casa, si fece una doccia e rimise in ordine la camera. Dopo aver dato un’ultima occhiata all’agenda, la poggiò sul comodino e scese di sotto. Trascorse un po’ di tempo nella stanza dello specchio, ma non sapeva nemmeno lei cosa cercare di preciso. Così si limitò a sfiorare gli oggetti della nonna, a curiosare tra le sue cose, avendo cura di rimettere tutto a posto. Quando ebbe fame, si decise a uscire.

«Ciao Lola.» Salutò il pappagallino e aprì la gabbietta. L’uccellino le volò sulla spalla e partì all’esplorazione della cucina, finendo per appollaiarsi sulla vaschetta del pesce. Possibile che fossero amici quei due? Perché no? Diversi certo, uno nell’aria, l’altro nell’acqua. Eppure amici.

Preparò la moka e la posò sul fornello. Il sole iniziava a imbiancare le tende.

«Buongiorno, Milena, cosa sono quelle occhiaie?»

Rosaria entrò in cucina prendendone possesso con uno sguardo. Posò le buste sul tavolo e le rivolse un’occhiata interrogativa.

«Qualche pensiero, tutto qua», tagliò corto.

Lei le baciò una guancia, le tolse la spugna dalle mani e le indicò il tavolo. «Ti preparo la colazione, dopo mi farai il santo favore di uscire a fare una passeggiata. Prendi un po’ di sole, riposati.»

«Hai parlato col neurologo del nonno?» le chiese Milena sospettosa.

«Non ho bisogno che qualcuno mi dica come prendermi cura di te, signorina. Avevi un paio d’ore di vita la prima volta che ti ho preso in braccio.



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